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domenica 29 marzo 2015

Oltre le nuvole, il luogo promesso





Un gran "Ehilà" a tutti. Sì, lo so, siamo spariti per un bel po', chi per l'Università, chi per la Maturità, chi per una stagione di caccia... In ogni caso, siamo tornati, anche se un po' acciaccati, da questa lunghissima pausa. Bando alle ciance, eccoci con la famigerata Sorpresa numero 1, "Dietro le nuvole, il luogo promesso", che ci ha fatto sudare non so quante camicie... tante... troppe. Ma non siamo stati solo su questo film, assolutamente no. I lavori continuano. Senkou no Night Raid è ad un buon punto. Per soredemo sekai wa utsukushii sono pronte le traduzioni, per il resto si aspettano i Bluray direttamente. Per Senyuu. ci sta aiutando un giapponese da non so quanto tempo per le preview dei Bluray non tradotte in inglese (se qualcuno vuole darci una mano per le preview, siete bene accetti, son corte e probabilmente neanche troppo ostiche, ma noi il giappo non lo mastichiamo). Mistrudomoe Zouryouchuu! subirà qualche modifica e rilasceremo in softsub 720p oltre a ricevere un’abbondante correzione nei primi episodi. Per Kingdom stendiamo un velo pietoso, sono disponibili diverse traduzioni, ma al momento manca un traduttore che possa continuare la serie. Infine è rimasto Ayakashi, abbiamo trovato i bluray, bisogna solo tradurre da zero... oh, ma c'è anche una seconda Sorpresa... chissà cosa sarà, e chissà quando riusciremo a farla...

Passando al film, è opera rilasciata nel 2002, ed è stato il primo lungometraggio di Makoto Shinaki e la sua quinta fatica. Il film narra delle vicende di un gruppo di tre ragazzi, Hiroki, Takuya e Sayuri, e del loro strano rapporto con la misteriosa torre costruita sull'isola di Hokkaido dopo la storica separazione, o meglio spartizione, del Giappone avvenuta ad opera dei russi e degli americani che divise il paese tra Nord e Sud. Nonostante fosse ancora agli albori della sua carriera, e alcuni elementi lo facciano notare, il film si porta dietro tutti i marchi di fabbrica tipici di Shinkai, tra cui gli sfondi che sono una delizia per gli occhi, le ottime musiche ad opera di Tenmon, e la storia profonda, matura e articolata.

Ed ora al link dell'episodio e della pagine delle note, che contiene informazioni varie sul film e la spiegazione di alcune sigle e termini.


Dato che abbiamo lavorato sul questo film per un'infinità di tempo e ormai lo conosciamo praticamente a memoria, ci pareva giusto darne un breve parere con una bella mini-recensione.

La cosa che più impressiona del film è il comparto visivo quasi impeccabile. Sfondi mozzafiato, curati nei minimi dettagli e pieni di effetti e giochi di luce (diciamocelo, sotto questo punto di vista Makoto è un po’ come Abrams, entrambi amano a morte i riflessi), accompagnati sempre da un'ottima colonna sonora, movimenti di camera semplici, ma efficaci nel sottolineare l’azione e animazioni scorrevoli e naturali; grande pecca, la realizzazione delle persone e in particolare dei loro volti, da sempre tallone di Achille di Shinkai (anche se fortunatamente ha fatto enormi miglioramenti nei suoi ultimi lavori), che è fin troppo semplicistica, piatta, ed approssimativa quando non sono in primo piano. Anche il comparto sonoro non è da meno: Tenmon non ha deluso con la colonna sonora a dir poco stupenda, soprattutto quando si avvale degli archi, e che sopperisce sempre molto bene al suo dovere di accompagnamento, marcando in modo ottimale le scene e l’azione durante il suo svolgimento senza essere mai invadente o fuori luogo, sebbene pecchi un po’ di varietà. Il rumorista ha fatto bene il suo lavoro assecondando in maniera credibile le manie “shinkoiane” di piazzare rumori ambientali ovunque e comunque. Nota meno positiva invece quella del doppiaggio, che spesso e volentieri è fuori sincrono con il labiale in maniera piuttosto palese e non convince sempre dal punto di vista recitativo, in particolare quello del doppiatore di Hiroki. Per quanto riguarda la trama, è stata congegnata molto bene e altrettanto ben eseguita; ottime premesse date dal prologo, passo inizialmente lento ma deciso, che non annoia, fornendo costantemente nuovi elementi che vanno ad arricchire la storia, buona articolazione nonostante i pochi personaggi introdotti grazie all'oculato uso dei differenti punti di vista, epilogo che conclude magistralmente il tutto e diverse chiavi di lettura che rendono il film molto più profondo. Purtroppo, per tutta la sua interezza è cosparsa di piccoli dettagli trascurati, appena accennati o lasciati a se stessi, ad esempio dell’universo in cui è ambientata si sa poco niente, e di piccole incoerenze e insensatezze in parte probabilmente dettate anche dalla durata limitata della pellicola, che avrebbe sicuramente beneficiato da una ventina di minuti aggiuntivi e che probabilmente era anche stata progettata con in mente una durata maggiore considerando tutta la carne messa al fuoco nel suo svolgimento. Questi difetti vanno purtroppo ad inficiare la credibilità della trama in alcuni punti, rendendo l’insieme più disarmonico di quanto avrebbe dovuto essere. I personaggi invece sono il vero punto debole del film, il loro bagaglio narrativo è completamente ignorato, quasi non avessero passato o famiglia, e gli unici che subiscono una vera crescita sono Hiroki e Takuya, che peraltro non sono neanche stati delineati a sufficienza, sebbene siano funzionali allo svolgimento della trama. Le controparti femminili sono presenti come meri personaggi-strumento che servono ai due protagonisti per poter raggiungere la loro realizzazione, lo stesso si può dire per Okabe e Tomizawa, anche se maggiormente apprezzabili per la loro caratterizzazione. Di Sayuri, che forse è il personaggio più interessante di tutto il film, non si dice pressoché niente e non si sa quasi nulla del suo passato, cosa abbastanza deludente. In definitiva, sebbene come siano stati congegnati realizzino bene la loro funzione all'interno dell'economia del film, si fermano qui e da Shinkai ci si poteva aspettare di più visto che in altri lavori ha realizzato personaggi molto più particolareggiati, nonostante quella di non fornire informazioni sul loro passato sia una sua pessima abitudine che non ha ancora corretto. Tirando le somme, il film è un buon prodotto, molto curato e ben realizzato, che però si porta dietro alcune imprecisioni in tutti i suoi aspetti dettate principalmente da una notevole fretta nella fase finale. Ci sono errori di animazioni, i più notabili al minuto 0:13:53.95 e al minuto 0:37:23.57, buchi di trama e incorrettezze sparse, anche stupide. Pl invece di Pd per il palladio, scritto paladium invece di palladium, per esempio, e in aggiunta ad alcuni problemi dettati dall'inesperienza di Makoto e ai personaggi non realizzati troppo bene purtroppo non permette al film di raggiungere l’eccellenza.