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lunedì 17 dicembre 2012

Robotics;Notes 10



Incredibilmente presto questa settimana rilasciamo il decimo episodio di Robotics;Notes, episodio piuttosto scorrevole, senza nessun particolare colpo di scena, ma che si lascia vedere molto bene. Aki finalmente riuscirà a mettere da parte i fantasmi del passato e a guardare al futuro, con la sua solita incredibile fermezza di spirito. In questo episodio farà anche la sua comparsa una nuova variabile nell'equazione, che per me sarà l'elemento che scatenerà la rottura dell'equilibrio, visto che il fatidico episodio spartiacque (si spera) di metà serie è sempre più vicino. Confido che porterà con sé anche un radicale cambio di timbro nella serie, come fu per S;G. Detto ciò, Frau si è definitivamente e incontestabilmente guadagnata il titolo di migliore personaggio femminile (e non) di tutta la serie, è il mio idolo.

Episodio senza niente di particolare da segnalare, solo un paio di note tecniche:


  1. Minuto 0:34 : La sigla JST sta ad indicare Japan Standard Time, cioè l'ora canonica del Giappone, il quale di trova nella fascia UTC+9, cioè 8 ore più avanti dell'Italia.
  2. Minuto 14:15 : I nanotubi di carbonio sono strutture di carbonio appartenenti alla famiglia dei fullereni (struttura a gabbia sferica) che possiedono un'enorme resistenza a trazione. Un materiale contrasta la trazione con tutte le forze di coesione perpendicolari alla sua direzione, e quindi per romperlo dovrebbe essere spezzati tutti i legami atomo-atomo che lo compongono. I nanotubi di carbonio, avendo un elevatissimo rapporto lunghezza-diametro (tanto da poter essere considerati monodimensionali), offrono un enorme superficie di resistenza che unitamente alla forza dei legami covalenti carbonio-carbonio (i più forti conosciuti in natura), li rendono incredibilmente resistenti alla trazione. Inoltre la loro straordinaria flessibilità (fino a 90° senza subire deformazioni) e il peso molto ridotto (sei volte minore di quello dell'acciaio), rendono le fibre composte in nanotubi ideali come rinforzo nei materiali compositi ad alte prestazioni. (Chi fosse interessato ad approfondire può andare qui). Il CVD è la sigla inglese per Chemical Vapor Deposition, cioè una tecnica che ha come scopo quello di creare sottili film di materiale, tramite depositi di vapori. Il processo consiste nell'indurre in forma gassosa il materiale per poi farlo trasportare da gas di trasporto che lo deposita sulla superficie. Creare un film di diamante su una superficie ovviamente aumenta esponenzialmente la durezza e la tenacia (capacità di subire urti senza fratturarsi) della superficie stessa, visto che il diamante possiede queste due caratteristiche.
Bene, dopo la lezione di chimica passiamo al link. Buona visione.


7 commenti:

  1. Salve, scusate il disturbo, ma solo a me da errore 509 quando clicco sul link?

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  2. vabbè sveglia però ragazzi, per uppare un filmato ci vuole una giornata intera?

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    1. Beh, l'account su DropBox è stato sospeso, io sono appena tornato, un po' di educazione ci vuole, facciamo questo non per soldi, ma tutto gratuitamente.
      A ringraziare manco per il cazzo, ma sicuramente se c'è un problema, subito a rompere le palle, eh?

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    2. Non è che stiamo tutto il giorno dietro il computer, appena abbiamo la possibilità si cerca di riparare ai problemi, però un minimo di educazione non farebbe male...

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  3. l'educazione ormai è un optional così come le buone maniere XD vabbe siete stati comunque velocissimi visto che avete già rilasciato di lunedì e grazie mille :)

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    1. Già, ormai è tutto un diritto :\ Comunque prego (:

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  4. grazie!
    frau mi fa morire :D

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